In questa grande quaresima,
tempo opportuno per la sincera e profonda riflessione,
non lasciamo che il Signore ci chieda:
Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico credi?
 

Ma credendo veramente, preghiamoLo dicendo:
Dispero di me stesso, considerando le mie opere,
degne o Signore, di ogni castigo;
ecco, ho trascurato i tuoi augusti precetti,
o Salvatore,
ho consumato nella dissolutezza la mia vita:
ti prego dunque,
purificami con le piogge del pentimento,
fammi risplendere per il digiuno e la preghiera,
Tu che solo sei misericordioso;
e non avere orrore di me,
o benefattore di tutti, o più che buono.
 

E mai, nella durezza del digiuno sentiamoci grandi
per il patimento che esso può arrecarci,
pensiamo piuttosto ai fratelli cristiani
del Medio Oriente e dell’Africa
che sono costretti a ben più atroci patimenti
perché hanno creduto e vogliono credere
pur non avendo visto!
 

Buona cammino di Quaresima
Contro una globalizzazione dell’indifferenza.

Lascia un commento