4 domenica di Quaresima

Crocefisso a mezz’aria! Così un esegeta definisce Gesù in questo brano di Giovanni 3, come volesse affermare che Gesù non era degno né della terra, né del cielo.
Cosa pensiamo realmente quando guardiamo una croce con questo uomo crocefisso? Quando vediamo questa croce su un orecchino, su un ciondolo, su un tatuaggio o su una pubblicità?
Cosa pensiamo veramente?
È un Dio che ha tentato qualche cosa di originale, ma assurdo: salvare l’uomo, ma poiché le cose continuano ad andare come sempre è un fallito, non degno del cielo!
È un uomo che ha preteso di farsi Dio, ma il fallimento lo fa essere indegno della terra.
O forse la sua bellezza è proprio in questo stare tra le terra e il cielo per aiutare l’uomo a trovare il senso della propria esistenza, per aiutare Dio a non perdere l’uomo, quell’uomo che preferisce fare da sé.
Stare tra terra e cielo per aiutare l’uomo a fare il salto di qualità, perché non si può camminare tenendo tutti e due i piedi per terra o per aria.
Ma vogliamo saltare nel buio o nella luce?
Nicodemo va di notte da Gesù non tanto perché aveva paura, ma perché la notte è la dimensione in cui spesso si ritrova l’uomo, per volontà o perché obbligato.
Due esempi.
Quante scuole da qs parti non si fanno funzionare per mantenere i giovani nel buio dell’ignoranza e della dipendenza dalla criminalità.
Quanta incapacità di offrire ai nostri giovani spazi diversi da sale bar trasformate in sale da gioco d’azzardo per evitare che possano pensare.
Eppure l’uomo cerca la luce, cerca un riscatto, cerca la libertà.
Nicodemo cerca la luce e si accorge che non basta guardare dentro di sé: bisogna avere il coraggio di guardare la luce e accogliere il dono della Luce.
Il primo passo è guardare dentro di sé, il secondo passo è guardare fuori di sé e accogliere il dono dello Spirito santo che permette di rinascere dall’alto. Gesù non chiede a Nicodemo di fare questo o quello, semplicemente lo invita a rinascere dall’alto. A riconoscere nella morte di Gesù la risurrezione; nella glorificazione (cioè essere innalzato) la vita.
Gesù è il figlio dell’uomo che ha accettato in pieno di discendere sulla terra per poter essere riempito della vita di Dio e così salire in cielo: ha accettato di essere pienamente uomo per poter essere il Figlio di Dio.
L’uomo sogna sempre un mondo ideale nel quale non ci siano più problemi e sofferenze e lo aspetta da Dio: ma Dio non fa questo, piuttosto offre all’uomo il mezzo, la via, la luce, la certezza che anche in ciò che lo schiaccia, l’uomo è salvato.
Ma come fare per rinascere? Noi tutti abbiamo ricevuto lo Spirito santo: lo teniamo nel cassetto della nostra coscienza o lo “sfruttiamo” per investire il nostro futuro? Per illuminare il nostro futuro? Vogliamo affidarci a Gesù, come Nicodemo che nella notte è andato da Lui?

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