“Le cose belle”, intervista a Giovanni Piperno

“Le cose belle”, adolescenti che sognano, uomini che crescono nel film/documentario di Giovanni Piperno intervistato per voi dal nostro staff! Buona visione.

Un film sulla gioventù bella di Napoli, un film che va a scovare con discrezione nel crescere durante gli anni dei protagonisti.

Un’intervista che ci permette non solo di sognare, ma anche di sperare e ragionare sulla bellezza della gioventù senza irenismi ed ipocrisie ovvero con la pretesa frequente degli adulti di sapere tutto sui giovani.

Ringraziamo Giovanni Piperno, Giacomo e Luigi per le riprese, il muratore della porta a fianco e il mio barbiere di c. Vittorio.

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Palla da biliardo

Palla da biliardo ovvero l’indeterminazione nella vita di tutti i giorni. Immaginate un tavolo da biliardo. Immaginate di essere ciechi. Immaginate che sul tavolo ci sia una palla da biliardo e che qualcuno vi chieda di dirgli esattamente la posizione di questa palla sul tavolo. Come fareste? La soluzione più semplice è quella di utilizzare proprio una stecca da biliardo. Tramite la stecca si può pensare di “sondare” il tavolo finché la stecca non tocca la pallina. Proprio quando c’è il contatto avete l’informazione sulla posizione della pallina. Tuttavia nel processo di misura, voi urtate la pallina giusto? Avendola urtata, questa si muoverà dalla sua posizione di partenza. Ciò significa che per conoscere la posizione della pallina, voi perdete completamente informazione sulla velocità della pallina. L’esperimento può essere condotto al contrario pensando di misurare la velocità della pallina ma si scopre che anche in questo caso si perde informazione sulla posizione. Velocità e posizione della pallina non possono essere misurate contemporaneamente con infinita precisione. Ciò ci insegna che la conoscenza dell’uomo ha un limite. Non è colpa degli strumenti che usiamo per misurare la natura, ma è qualcosa che riguarda la natura stessa. Questo fatto prende il nome di “principio di indeterminazione” e fu formalizzato da Werner Heisenberg nel 1927 generando un certo sgomento nella comunità scientifica, perché per la prima volta ci si è imbattuti contro un limite della nostra conoscenza che non può essere superato. A mio parere questo principio va oltre all’aspetto puramente fisico ma riguarda la nostra quotidianità. Mi riferisco al fatto che ognuno di noi vuole avere sempre il controllo, sulle proprie scelte, sulle proprie emozioni e sulle proprie idee. Eppure proprio la natura ci insegna che non è sempre possibile. Prima o poi tutti sono costretti ad affrontare questa realtà, che è difficile da accettare. Crescere significa anche questo, abituarsi all’idea di non avere sempre il controllo. Che per quanto si viva una vita sana ci si può ammalare, che per quanto una persona sia buona possa anch’essa sbagliare, oppure vivere una vita di stenti solo perché nata nella nazione sbagliata al momento sbagliato. Le persone religiose sono inclini a pensare che ciò che succede faccia comunque parte di un “disegno” più grande. Le persone meno religione attribuiscono tutto ciò al caso. Il punto è che non abbiamo sempre il controllo sulle nostre vite e questo fatto va accettato con serenità perché non si può fare altrimenti. Roberto Nava

Derisi e oltraggiati

Ricordando
quanti per la Croce di Cristo
sono derisi e osteggiati in tutti i modi,
fino alla morte,
preghiamo Dio
che ci dia la forza
di seguire il loro esempio:
andar fieri e tutto sopportare
per la Croce,
così inneggiando ad essa:
Croce, custode di tutta la terra!
Croce, splendore della Chiesa;
Croce, saldezza dei fedeli;
o Croce, gloria degli angeli,
e dei demoni disfatta.
Salvaci!

Domenica dopo l’esaltazione della Croce
20 settembre 2015

Esaltazione della Croce

Consapevoli del fatto
che abbiamo abbondantemente
infangato il creato
che il Cristo aveva rinnovato
con la sua gloriosa resurrezione,
cerchiamo la redenzione
facendoci almeno operatori di giustizia
per quanti oggi pagano con la vita,
la perdita di affetti e averi,
solo perché nel loro corpo portano le stigmate di Cristo
e si rifiutano di smettere di esserne fieri!
Adoperandoci in ogni modo a noi consono
per dare giustizia ai cristiani del Medio Oriente
e ovunque perseguitati preghiamo così dicendo:
Sul Golgota,
volontariamente innalzato sulla croce,
il Signore ha operato la nostra salvezza,
rinnovando tutta la creazione;
deposto in quella tomba ricettacolo di vita,
il terzo giorno
come Dio è risorto:
e noi tutti, insieme alle schiere degli incorporei,
celebriamo l’inaugurazione
della sua radiosa e venerabile resurrezione!

Buona domenica
e buona festa dell’esaltazione della santa Croce.