Aspettare il tram con Gesù?

«I cristiani dicono di attendere il Signore, e lo aspettano come si aspetta il tram!» scriveva Ignazio Silone!.

C’è un modo distratto e un modo preoccupato per attendere il tram!.

È distratto quando si vive questo tempo come qualsiasi altro, come una delle tante pubblicità che colpiscono i nostri sensi; quante volte abbiamo una fede spot tra tanti spot?

È modo preoccupato, che si prende carico, quando vuole arrivare alla meta, considera i modi per raggiungerla, è già nella gioia per quanto accadrà.

+ Con quale atteggiamento vogliamo attendere il “Signore che viene”?

+ Ma vogliamo attenderlo o pensiamo che il tempo sia scaduto o questa storia riguardi il passato?

Essere consapevoli di ciò è già il primo passo per attendere “il Signore che viene”.

+ Ma il Signore viene?

Certo che viene, perché è venuto, perché verrà.

È venuto ogni volta che è accaduto il bene (non solo 2000 anni fa a Betlemme);

viene ogni volta che accade il bene;

verrà quando si rivelerà il bene nella sua totalità, nella pienezza della misericordia di Dio.

Qualcuno potrebbe voler sapere cos’è il bene, ma prima credo sia meglio chiedersi come attendiamo, vigiliamo “il Signore che viene”!.

+ Si attende “il Signore che viene” con la preghiera.

Pregare incessantemente dicendo : “Vieni Signore Gesù”, significa gridare al cielo invocando da lui ciò che non ci possiamo dare da noi quaggiù. Significa riconoscere che ogni essere umano è abitato da un desiderio così profondo che la terra non può saziare.

Pregare leggendo con sincerità di cuore il Vangelo, anche un versetto al giorno, che come la fiamma di una candela possa illuminare il nostro andare, cambiare i nostri modi di pensare per trovare le risposte giuste.

Pregare trovando spazio per il Silenzio: come un bimbo richiede 9 mesi di silenzio per nascere, così Gesù per nascere in noi ha bisogno di silenzio.

+ Una preghiera così vissuta e celebrata è un bene, è il bene!

È il bene di cui abbiamo bisogno per crescere, è il bene di cui ha bisogno il mondo per crescere. Una preghiera così celebrata crea un’energia positiva non solo per me, ma per tutti. Certo è una preghiera invisibile, agli occhi degli uomini, ma non di Dio che provvede a spargerla nell’universo.

Vieni Signore Gesù è la preghiera di chi ha l’umiltà di ammettere che non solo non ci si può dare tutto, ma che l’essenziale che ci fa vivere lo riceviamo, certi che l’unica salvezza è la vita di un altro, di un Altro. Sappiamo che il passato non ce l’ha data, comprendiamo che il presente ne è del tutto incapace, allora la attendiamo nel futuro e, invocandolo, la attraiamo a noi. “Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi molto prima che accada” (R. M. Rilke, Lettere a un giovane poeta, 12 agosto 1904).

Dipende da noi attendere il Signore come alla fermata del tram o stare alla fermata insieme a Gesù perché il futuro possa farsi storia in noi per il bene degli uomini che Dio ama.

Sul clima fase cruciale

RABAT, 16. Entra nella fase cruciale la ventiduesima conferenza delle Nazioni Unite sul clima (Cop22) a Marrakech, in Marocco. Dopo oltre una settimana di negoziati a livello tecnico, oggi è in programma la prima sessione di lavoro tra i rappresentanti delle parti firmatarie dell’accordo di Parigi.

In apertura dei lavori, Muhammad VI, ha esortato i delegati a «tradurre i loro impegni in azioni», aggiungendo che «la posta in gioco è l’esistenza dell’uomo». È quindi «nostro dovere comune — ha concluso il re del Marocco — lavorare mano nella mano per proteggere l’umanità».

Nel suo intervento, il segretario generale dell’O nu ha assicurato che «il cammino intrapreso non si può più fermare». L’accordo di Parigi — ricordano gli analisti — ha il più alto

numero di sottoscrizioni di ogni trattato sul tema, con 109 firme.

La Cop22 è cominciata il 7 novembre scorso, ma fino a ieri ha visto solo il lavoro preparatorio degli sherpa dei paesi firmatari. Al vertice di oggi partecipano invece capi di stato e di governo e ministri dell’ambiente. Obiettivo della riunione è quello di definire le misure per attuare gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima (mantenere il riscaldamento globale entro i due gradi dai livelli pre-industriali, se possibile entro un grado e mezzo).

Nella capitale francese, ogni paese aveva portato i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, i cosiddetti National determined contributions (Ndc). Scopo della riunione di oggi è valutare se questi Ndc siano adeguati per raggiungere i risultati globali richiesti e, se necessario, aggiornarli o rafforzarli. Per l’agenzia dell’O nu sull’ambiente, l’Unep, gli impegni presi a Parigi «non sono sufficienti e devono essere rafforzati».

Il primo importante banco di prova della compattezza politica di tutti i paesi che hanno sottoscritto l’accordo di Parigi sarà la conferma degli impegni finanziari a sostegno dei paesi più poveri nella loro azione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. A Marrakech sarà pertanto cruciale — dicono gli osservatori — rendere operativo il piano di aiuti ai paesi più poveri di 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020, in modo che le comunità più vulnerabili possano mettere da subito in campo misure ambiziose di adattamento ai mutamenti climatici.

Segnali positivi sono venuti lo scorso 17 ottobre dall’incontro dei paesi donatori, dove è stata adottata la nuova road map fino al 2020. Con gli ultimi impegni è stata raggiunta la cifra di 93 miliardi di dollari che possono mobilitare aiuti sino a 133 miliardi, se i fondi pubblici stanziati riescono ad attivare ulteriori finanziamenti privati. Nell’ambito della Cop22, si tiene oggi anche un importante vertice sul clima dei paesi africani.

(L’Osservatore Romano – 16 novembre 2016)

Con Maria M. della Provvidenza – rosario

Camminiamo con Maria

per celebrare Maria Madre della divina Provvidenza.
Da Milot 30 ottobre 2016 alle nostre case,
sabato prima della III domenica di novembre

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo
Amen

Introduzione

Cari amici ciao.

Dedichiamo questo un po’ di tempo in questo giorno consacrato a Maria, la madre di Dio e di tutti noi. A lei, che noi preghiamo con il titolo di Madre della Divina Provvidenza, ci rivolgiamo per qualificare la nostra fede, per raggiungere meglio Gesù.
Ognuno di noi è chiamato a raggiungere Gesù, diventare una sola cosa con Lui. San Paolo ci insegna che dobbiamo crescere «secondo la verità nella carità per tendere in ogni cosa a Lui. Da Lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità» (Ef. 4,15s).
In questo cammino di crescita Maria è colei che meglio può aiutarci a crescere, perché mamma, quindi capace di comprendere quali sono i percorsi di crescita che ognuno di noi è chiamato a vivere; perché è mamma di Gesù, quindi sa anche quali percorsi spirituali ognuno di noi è chiamato a vivere.
La Provvidenza non è un destino qualunque, la Provvidenza è la storia tracciata per ognuno di noi, è la storia che ognuno di noi è chiamato a costruire. In questa storia Maria è colei che ci guida, conforta, sollecita e sostiene.

 

Canto di inizio: VIENI, VIENI SPIRITO D’AMORE

Vieni, vieni Spirito d’amore,
ad insegnar le cose di Dio.
Vieni, vieni Spirito di pace,
a suggerir le cose che Lui ha detto a noi.

Noi ti invochiamo Spirito di Cristo,
vieni Tu dentro di noi.
Cambia i nostri occhi, fa’ che noi vediamo
la bontà di Dio per noi. Rit.

Vieni o Spirito dai quattro venti
e soffia su chi non ha vita,
vieni o Spirito e soffia sudi noi,
perché anche noi riviviamo. Rit.

Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare,
insegnaci a lodare Iddio.
Insegnaci a pregare, insegnaci la via
insegnaci Tu l’unità. Rit.

Rosario meditato

Senso di questo nostro pregare

Come ogni madre anche Maria respirava con il suo Figlio.
Se vogliamo essere cristiani, anche noi siamo chiamati a respirare insieme a Gesù. Per imparare il ritmo del respirare di Gesù la Chiesa ci offre la preghiera del Rosario che con la sua ripetitività ci dà il ritmo del respiro di Gesù, che poi è lo Spirito santo.
Questa preghiera, che condividiamo con milioni di uomini e donne nel mondo, oggi vuole meditare sul camminare di Maria, la madre di Gesù. Maria infatti, non era una donna che se ne stava chiusa in casa, ma una donna sempre in movimento, sempre pronta alle novità di Dio per annunciare a tutti noi il dono della salvezza di Dio: Gesù.
Camminiamo con la preghiera di Maria per imparare il ritmo di Gesù e trovare serenità e gioia per noi e per l’umanità intera.

La voce guida annuncia il mistero e legge il commento, quindi il Padre nostro e, a turno 10 Ave Maria seguite dal Gloria e dalla preghiera di perdono (volendo potete scegliere un ritornello).

I. mistero, Maria in cammino da Elisabetta sua cugina,

Dopo avere ricevuto l’annuncio dell’Angelo Gabriele, Maria non si richiude in se stessa, non tiene per sé questo grande dono, ma lo condivide subito, correndo dalla cugina Elisabetta. Il dono di Dio, la conoscenza di Gesù, non è un fatto privato, è un dono per… Il dono di Dio, l’amicizia con Gesù, non lascia tranquilli, impone di correre a raccontarlo (come i due discepoli di E’mmaus!). La fede non è mai un fatto individuale, privato ma sempre comunitario.

– La fede in Gesù mi lascia tranquillo o sollecita in me il desiderio di donare agli altri il bene ricevuto?
– Mi capita, desidero discutere con gli altri del dono della fede in Gesù o preferisco tenere tutto per me?

Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria al Padre…

            Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno,
            porta in cielo tutte le anime,
            specialmente le più bisognose della tua misericordia.

II mistero: Maria in cammino da Nazaret a Betlemme,

La storia di Maria non è una storia tranquilla, chiusa nel proprio paesello: è un continuo camminare. Le fatiche del viaggio verso Betlemme, le porte sbattute in faccia saranno molte: Maria non desiste nel rispondere alla chiamata di Dio. In questo cammino ella non fa tutto da sola, si lascia guidare da Giuseppe e dalla discreta presenza dello Spirito santo. Maria è la serva del Signore proprio in questo suo collaborare con gli strumenti di Dio per fa nascere Gesù, il suo obiettivo, preoccupazione principale. Nel far nascere Gesù ella trova la sua realizzazione.

– Quali sono le mie preoccupazioni e i miei obiettivi principali?
– Far nascere Gesù in me significa, far nascere la vera persona che devo essere?
– Chi mi accompagna nel bello e difficile cammino verso le Betlemme della mia vita?

 Padre nostro… Ave Maria (10 volte)… Gloria al Padre…

            Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno,
            porta in cielo tutte le anime,
            specialmente le più bisognose della tua misericordia.

III mistero: Maria in fuga da Betlemme verso l’Egitto.

Una delle vicende più particolari della storia di Maria e della sua famiglia è la fuga da Betlemme verso l’Egitto a causa della strage dei bambini voluta dal re Erode. Non è un vero e proprio cammino, ma una corsa per la vita, forse come quella di tanti migranti oggi. Eppure questa fuga ci insegna l’importanza di prendersi cura di coloro che sono piccoli e indifesi ovvero di quanti sono perseguitati. Forse non ce ne rendiamo conto, ma essere credenti al 100 % porta il rischio della persecuzione ieri come oggi. Essere cristiani al 100 % significa essere piccoli, come Gesù bambino, e dover scappare dai grandi infastiditi dal “potere” dei piccoli. Maria, con Giuseppe si prendono cura di questo bambino che non hanno cercato, non hanno pensato, gli è stato donato: l’hanno accolto.

– Ti è mai accaduto di dover fuggire?
– Quando ti senti piccolo, solo, perseguitato la fede in Gesù ti sostiene con intelligenza?
– Sull’esempio di Maria e Giuseppe sei capace di prenderti cura dei piccoli, dei perseguitati? 

Padre nostro… Ave Maria (10 volte)… Gloria al Padre…

            Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno,
            porta in cielo tutte le anime,
            specialmente le più bisognose della tua misericordia.

IV mistero : Maria in cammino da Cana di Galilea sino al monte Calvario.

La storia di Maria è la storia di un lungo cammino cominciato dall’annuncio dell’angelo Gabriele sino alla sua assunzione in cielo. Maria – come tutte le mamme – non smetterà mai di camminare dietro la storia del proprio Figlio. A Cana di Galilea questo cammino di Maria affronta un momento importante. Invitando i servi a fare quello che dice Gesù, annuncia che la sua Ora è cominciata: non l’ora dei miracoli, ma l’ora di essere glorificato – cioè morire – per noi. A Cana di Galilea comincia il cammino più difficile di Maria, la scoperta della missione del Figlio che gli era stato donato. La Via Crucis per Maria è cominciata a Cana, dove l’acqua diventa vino, dove la vita diventa sangue versato per la salvezza degli uomini.

– Nella tua piccola o grande storia di cristiano quale Gesù hai incontrato?
– Cosa significa per te stare davanti alla Croce di Gesù?
– La forza di Maria nel camminare con la Croce di Gesù ti sostiene nell’affrontare le tue scelte piccole e grandi?

Padre nostro… Ave Maria (10 volte)… Gloria al Padre…

            Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno,
            porta in cielo tutte le anime,
            specialmente le più bisognose della tua misericordia.

V mistero: Maria dal Cenacolo alle strade del mondo, sotto la guida dello Spirito.

Ma il cammino di Maria non si ferma davanti al dolore della Croce, tantomeno alla gioia della risurrezione. Dio ha preparato per Maria un cammino ancora più lungo, anzi eterno! Maria infatti chiusa nel Cenacolo con gli 11 apostoli partecipa con loro al dono dello Spirito santo, alla Pentecoste. Si sa che lo Spirito santo non ammette flemma, tiepidezza, divani da occupare perché ormai abbiamo avuto tutto. Lo Spirito santo spinge Maria con gli 11 a correre per il mondo ad annunciare che Cristo è morto e risorto per tutti. Maria, la Madre di Dio, diventa la Madre della Chiesa. Maria diventa segno della Divina Provvidenza di Dio per accompagnare la storia della Chiesa, cioè di tutti noi credenti perché sappiamo scegliere ogni giorno il modo per essere cristiani, per portare la misericordia e la gioia di Dio a tutti gli uomini che incontriamo.

– La Cresima ti ha confermato quale discepolo di Gesù, dandoti il Suo Carattere: quale consapevolezza della forza di questo sacramento?
– Sicuramente tu non sei un cristiano da divano (cfr. papa Francesco a Cracovia): è facile o difficile correre ad annunciare il Vangelo? Perché?
– Maria Madre della Divina Provvidenza da sempre guida i Barnabiti, le Angeliche, i Laici: senti la sua presenza discreta nell’aiutarti a condurre la tua storia? Riesci ad affidarti a Lei per fare le tue scelte?

Padre nostro… Ave Maria (10 volte)… Gloria al Padre…

            Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno,
            porta in cielo tutte le anime,
            specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Insieme:

Salve Regina,
Vita, Dolcezza, Speranza nostra, Salve.
A te ricorriamo noi esuli figli di Eva,
a te sospiriamo, gementi, piangenti, in questa valle di lacrime.
Orsù dunque Avvocata nostra,
rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi
e mostraci, dopo questo esilio,
Gesù, il frutto benedetto del tuo seno.
O Clemente, o Pia, o dolce Vergine Maria.

Voce guida:
Il Signore ci benedicda, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Amen (tutti fanno il segno della Croce)

PS.: Come gruppo o come singolo rispondete per iscritto almeno a una delle domande del rosario? Grazie
Canto a scelta oppure:

Correte come matti
Era giovane era ricco sai,
Ma questo non bastava alla sua vita.
Nel Vangelo che leggeva lui
Il senso ritrovava alla sua vita.
E poi un giorno con sua madre Lui parlò
Con lei comprese che esser perfetto
È stare dietro Gesù Cristo fin lassù
Sulla sua croce dietro una voce la Sua voce.

A Cremona e a Milano poi a tutti raccontava
Il Suo vangelo. E ogni cuore tiepido con lui
Di fuoco diventava, la fede cresceva.
E poi un giorno lui san Paolo incontrò
Così comprese che esser perfetto
È diventare un solo Spirito con Dio
Con la sua croce qui nel cuore mio.

SI CORRETE COME MATTI
E ANDATE VERSO DIO
E VERSO GLI ALTRI COME ME
E SIATE VERI E GRANDI SANTI
ANDANDO VERSO DIO
VERSO GLI ALTRI
SIATE SANTI INSIEME A ME

Sono giovane e anche ricco sai
Ma questo non mi basta per la mia vita.
E nel Vangelo che leggeva lui voglio ritrovare
Senso alla vita. Così un giorno con gli amici
Proverò anche a capire che essere perfetto:
È diventare un solo Spirito con Dio
Con la sua croce qui nel cuore mio.

Cari SAMZfollower – SAMZseguidores

Intervento del responsabile  della pastorale giovanile  zaccariana a ll’Enjuz2016 – Sao Paulo

14 novembre 2016

Cari SAMZfollower -SAMZseguidores

«Da anni i più attenti conoscitori del mondo giovanile vanno ripetendo che siamo di fronte a un cambiamento radicale nella difficile arte di trasmettere alla generazione successiva i principi ritenuti fondamentali per affrontare il duro mestiere di vivere e di vivere in società. A ciò si è aggiunta la convinzione che non c’è più nemmeno un patrimonio da ricevere: la cultura globalizzata dominante sembra affermare che il mondo inizi sempre da capo, che l’umanità non possieda capisaldi condivisi, che una scelta equivalga all’altra e che domani si possa “rottamare” quello che abbiamo acquisito oggi» (Enzo Bianchi).

«Il successo della democrazia liberale, nella seconda metà del Ventesimo secolo, si è fondato sull’estensione del campo d’azione e della prosperità delle classi medie all’interno di società globalmente omogenee, nella cornice di un ordine mondiale stabile e trasparente. Viviamo in un’epoca in cui, in mancanza di crescita e di meccanismi di correzione delle disuguaglianze, le classi medie sono stagnanti e temono un declassamento, in seno a società sempre più eterogenee, e in uno scenario mondiale instabile e oscuro. Tutto questo mentre la rivoluzione digitale, fattore di accelerazione e dunque d’angoscia, cancella l’idea stessa di rappresentanza. Ora più che mai, dunque, occorre fare di tutto per evitare che la demagogia abbia la meglio sulla democrazia». (Michelle Colombanì)

Due pensieri di persone diverse tra loro, ma assolutamente veri, tra poco li commenteremo.

 

Grazie per questo vostro invito e della vostra accoglienza che mi ricambia sempre dell’essere qui con voi! Grazie e un saluto da tanti giovani europei che sanno che vi state incontrando.

In Italia alcuni dei gruppi giovanili dei padri Barnabiti stanno lavorando su tre linee:

Spiritualità.
Cultura.
Azione.

Non si può essere cristiani senza fare cultura, senza pensare come agire per il bene degli uomini.

Uno dei beni maggiori che oggi gli uomini hanno bisogno è la cultura, la capacità di pensare. Leggere, scrivere, allarga i confini, può e deve incidere sulle nostre vite, dare il proprio contributo a costruire un futuro più giusto, un mondo migliore (Roberto Saviano).

Noi cristiani abbiamo il dovere di pensare illuminati dalla luce del Vangelo che vuole incontrare tutti gli uomini che Dio ama, tutti gli uomini di buona volontà.

Pensare le fede, pregare la fede, vivere la fede (riprendo le 2 citazioni).

Non è vero che la vita comincia sempre da capo, semmai sempre da capo è la possibilità di continuare ad amare dopo il peccato;

non è vero che non abbiamo più nulla da trasmettere, noi adulti a voi, voi giovani a noi: c’è una Storia, anche di errori, ma c’è una Storia e anche una Storia della Salvezza;

non è vero che una scelta è uguale all’altra: Dio vi ha scelti uno per uno e nessuno di voi è uguale all’altro (è scritto sulle maglie dei giovani di S. Paulo: Segueme. Eu preciso de vosse);

viviamo in un’epoca di angoscia, ma anche di opportunità che siamo chiamati a vivere;

dobbiamo sempre più vigilare sulla bontà della democrazia, cioè dobbiamo usare la testa che Dio ci ha donato.

Per vivere / fare ciò – come ci insegna il nostro Fondatore A.M.Z – abbiamo bisogno di:

pregare,
pensare,
agire.

  1. Pregare con la parola di Dio (prima ancora di Lutero SAMZ leggeva la Bibbia in volgare);
  2. Pregare davanti al Crocefisso e registrare sul vostro smartphone le ore 00 di ogni venerdì: in tutto il mondo! Gesù muore per me! Fil. 2.
  3. Tenere sempre la mente elevata a Dio!
  1. Leggere, confrontare con il pensiero cristiano;
  2. Chiedere perdono se non si legge abbastanza, anche 15 minuti al giorno;
  3. Scrivere quello che si ragiona, quello che si vuole sognare.
  1. Agire insieme, come piccolo gruppo;
  2. Agire insieme, come grande gruppo zaccariano;
  3. Agire insieme, con una grande missione: spirituale, o culturale, o caritativa.

Alcune proposte/esempi:

  1. la preghiera personale e la direzione spirituale,
  2. il riferimento alla parrocchia e/o alla scuola,
  3. la condivisione con altri gruppi della parrocchia,
  4. pregare insieme, nel mondo (25 gennaio, 5 luglio, Provvidenza),
  5. rosario della provvidenza venerdì 18 novembre;
  1. leggere un autore o degli articoli e condividere insieme,
  2. leggere un documento della Chiesa,
  3. scrivere un articolo per noi www.GiovaniBarnabiti.it;
  1. scendere dal divano (papa Francesco), evitare la tiepidezza (SAMZ), imparare ad agire come singolo e piccolo gruppo per il prossimo;
  2. l’enjuz non finisce il 15 novembre e ricomincia il 15 novembre 2017: bisogna essere SAMZfollower, zaccariani ogni giorno;
  3. sostenere un progetto di volontariato per l’estate che coinvolga tutti i giovani zaccariani in Brasile, nel mondo;
  4. imparare la pedagogia della gradualità (SAMZ): SAMZfollower day by day.

Concludo:

  1. Ieri … diceva che dobbiamo diventare migliori, certo dobbiamo e vogliamo diventare migliore, che nessuno di noi è perfetto per parlare della parola di Dio: nessuno è perfetto, ma Dio ci ha donato la sua perfezione, lo Spirito santo per leggere e vivere la parola di Dio;
  1. Una citazione del nostro Fondatore:

oh meraviglia della stupenda arte delle cose fatte da Dio! l’uomo è tale che con la libertà del suo                   animo può fare che… il male gli sia bene (Sermone V), che la perfezione cresca;

  1. Una produzione che ci faccia comprendere come si può pensare e vivere la fede anche senza la parola.

 

Grazie, pJgiannic

Caros SAMZseguidores

Intervento del responsabile della pastorale giovanile dei Padri Barnabiti all’Enjuz 2016, S. Paulo

2016 novembre 14

Caros SAMZfollowers o Samzseguidores,

«Há anos, os conhecedores mais atentos do mundo jovem repetem que estamos à frente de uma mudança radical na difícil arte de transmitir à geração futura os princípios considerados fundamentais para afrontar o duro trabalho de viver e viver em sociedade. A isso, soma-se a convicção que não há um patrimônio a receber: a cultura globalizada dominante parece afirmar que o mundo inicia sempre de novo, que a humanidade não tem valores compartilhados, que uma escolha equivalha a uma outra escolha e que amanhã se possa destruir aquilo que aprendemos hoje». (Enzo Bianchi).

«O sucesso da democracia liberal, na segunda metade do século 20, é fundamentada sobre a extensão do campo de ação e da prosperidade das classes médias dentro da sociedade globalmente homogênea, na estrutura de uma ordem mundial estável e transparente. Vivemos em uma época em que sentimos falta do crescimento e do mecanismo de correção das desigualdades, as classes medias estão estagnadas e temem o fim das classes sociais, dentro da sociedade sempre mais heterogênea, e num cenário mundial instável e obscuro. Tudo isso enquanto a revolução digital, fator de aceleração e, portanto, da angústia, cancela a ideia de representação. Agora, mais do que nunca, portanto, iniciemos a fazer tudo o possível para evitar que a demagogia vingue sobre a democracia». (Michelle Colombanì)

Dois pensamentos de pessoas diferentes, um deles é Mônaco e o outro é um jornalista laico, dois pensamentos absolutamente verdadeiros.

Caros SAMZfollower obrigado pelo convite e pela acolhida que me cativa sempre em estar aqui com vocês!

Obrigado e um saludo dos jovens europeus que sabem que estão se encontrando.

Na Itália, alguns dos grupos jovens dos padres Barnabitas estão trabalhando sobre 3 linhas:

Espiritualidade,
Cultura,
Ação.

Não se pode ser cristão sem fazer cultura, sem pensar como agir pelo bem dos homens. Um dos maiores bens que hoje os homens precisam é a cultura, a capacidade de pensar.

«Ler, escrever, alargar os confins, pode e deve incidir sobre nossas vidas, dar a própria contribuição para construir um futuro mais justo, um mundo melhor» (Roberto Saviano).

Nós, cristãos, temos o dever de pensar iluminados pela luz do evangelho que quer encontrar todas os homens que Deus ama, todos os homens de boa vontade.

Pensar a fé, rezar a fé, viver a fé.

Com referência das duas citações:

Não é verdade que a vida começa sempre de novo, sempre de novo começa a possibilidade de continuar a amar após o pecado;

Não é verdade que não temos mais nada a transmitir, nós adultos a vocês, vocês jovens a nós: há uma História, também de erros, mas há uma História e também uma História de Salvação;

Não é verdade que uma escolha é igual à outra: Deus os escolheu um por um e nenhum de vocês é igual ao outro (está escrito na camisa dos jovens de São Paulo: Segue-me. Eu preciso de você).

Vivemos em uma época de angústia, mas também de oportunidade que somos chamados a viver;

Devemos sempre vigiar mais sobre a bondade da democracia, isto é, devemos usar a cabeça que Deus nos deu (fides quaeres intellectum).

Para viver / fazer isto – como nos ensina o nosso Fundador A. M. Z – precisamos:

Orar,
Pensar,
Agir.

  1. Orar com a palavra de Deus (antes de Lutero, SAMZ lia a bíblia em italiano, não em latim);
  2. Orar em frente ao Crucifixo e registrar em seus smartphones as 15 horas de cada sexta-feira: em todo o mundo! Jesus morre por mim! (Fil. 2,
  3. Ter sempre a mente elevada a Deus!
  1. Ler, confrontar os outros pensamentos com o pensamento cristão;
  2. Pedir perdão se não lemos o bastante, pelo menos 15 minutos por dia;
  3. Escrever aquilo que se raciocina, aquilo que deseja sonhar.
  1. Agir juntos, como um grupo pequeno;
  2. Agir juntos, como um grande grupo zaccarianos;
  3. Agir juntos, com uma grande missão: espiritual, cultural ou caridosa.

Algumas propostas/exemplos:

  1. A oração pessoal e a direção espiritual,
  2. Manter a comunhão com a paróquia,
  3. Orar juntos, com os outros jovens zaccarianos (25 de janeiro, 5 de julho, Providência),
  4. o rosário da providência na sexta-feira dia 18 de novembro!
  1. Ler um autor ou alguns artigos e compartilhar juntos;
  2. Ler um documento da Igreja,
  3. Escrever um artigo para nós: GiovaniBarnabiti.it
  1. Sair do divã (Papa Francisco), evitar a tibieza (SAMZ), aprender a agir na singularidade e como um pequeno grupo para o próximo;
  2. O ENJUZ não acaba dia 15 de novembro e recomeça em 15 de novembro de 2017: necessitam ser SAMZseguidores, zaccarianos todos os dias;
  3. Manter um projeto de voluntariado para o verão que involva todos os jovens zaccarianos do Brasil, do mundo;
  4. Aprender a pedagogia da gradualidade (SAMZ): SAMZseguidores dia a dia.

Concluo:

  1. Ontem, Érico dizia que devemos ser melhores (nós devemos e queremos ser melhores), que nenhum de nós é perfeito para falar da palavra de Deus: nenhum é perfeito, mas Deus nos deu a sua perfeição, o Espírito Santo para ler e viver a palavra de Deus;
  2. Uma citação do nosso Fundador:

Ó maravilha da estupendaarte das coisas feitas por Deus! O homem é tal quecom a liberdade
da sua alma pode fazer que… o mal os seja bem (Sermão V), que a perfeição cresça;

  1. Um vídeo que nos faça compreender como se pode pensar e viver a fé: Run with heart on fire, coreography by BH.

Obrigado,

pJgiannic e Pedro

Nostalgia di Cracovia 2016

Italiani alla Gmg?

Un sacco?

Anzi, forse eravamo tra i giovani più numerosi a Cracovia.

Eppure il nostro è stato un gruppo diverso, in quanto formato da giovani provenienti da tutta Italia, e non legati a una sola parrocchia.

Noi, Giovani Zaccariani, di Lodi, Roma, San Felice, Napoli e Genova, Rio de Janeiro abbiamo vissuto la Giornata Mondiale della Gioventù 2016, partendo da Varsavia, dalla parrocchia dei PP. Barnabiti che ci ha ospitato assieme ad altri giovani di tutto il mondo, anche non legati al Movimento Zaccariano.

A Varsavia abbiamo svolto diverse attività introduttive alla GMG, preparate dai giovani della parrocchia con p. Boguslaow, tra cui giochi, balli e momenti spirituali. La festa conclusiva, con tanto di discoteca ci ha permesso di salutare la capitale polacca, e tutte le famiglie che hanno accolto e dato un letto a tutti noi con una magnanimità e cordialità che non si possono misurare.

Martedì 26 ci siamo messi in viaggio, direzione Cracovia. Questa città così cara a papa Giovanni Paolo II ci ha sorpreso fin da subito con tanti eventi quanti i giovani di tutto il mondo Tra tutti, il concerto per gli italiani, con artisti come i Nomadi e Renzo Arbore. E in mezzo a tanti momenti, c’è stata anche la testimonianza raccontata su RadioinBLu, da me e Diana, sulla GMG e sul nostro gruppo barnabitico in Polonia.

La settimana della GMG si è conclusa con il momento più bello e significativo: il piccolo pellegrinaggio di sabato verso la spianata del campo della Misericordia per la grande veglia della sera e la celebrazione eucaristica della domenica guidate e presiedute da papa Francesco.

Una notte in cui ascoltare ancora una volta il papa con le sue parole forti e commuoventi. L’aria respirata quella notte, dopo aver costruito il “ponte umano” e dopo aver provato ad abbattere barriere tra noi giovani, è stata magica.

Con questa magia abbiamo salutato la Polonia, tutti i giovani “sconosciuti” e del nostro mondo barnabitico.

Tanta fatica e tante gioie per cosa? Per continuare a insegnare il messaggio appreso nella vita ordinaria: i muri si possono abbattere; il coraggio deve prevalere sulla paura; solo rischiando che si riesce a tendere la mano verso l’altro, e a costruire il muro della misericordia, tema del giubileo di quest’anno, e della fratellanza, come Papa Francesco ci ha raccontato e mostrato.

Roberto Di Matteo