La diversità in tutte le sue forme è il requisito fondamentale alla base del progresso. L’esperienza e lo studio hanno reso evidente quanto la sua applicazione favorisca lo sviluppo in svariati e molteplici campi. In biologia viene definita differenziamento e indica la maturazione di una cellula da una forma primitiva a una forma complessa. In petrografia la differenziazione magmatica rappresenta una variazione del magma tale da originare rocce eruttive di diverso genere.
In ambito finanziario, invece, tale concetto viene espresso con il termine diversification e spiega come investire in una collezione di assets (portfolio e/o beni), i cui ritorni non sempre muovono nella stessa direzione, implichi una diminuzione del rischio complessivo rispetto ad un investimento su un singolo asset (bene). Tra le varie funzioni degli intermediari finanziari vi è quella di promuovere il risk sharing (la condivisione del rischio) per aiutare ogni individuo a diversificare e dunque diminuire la quantità di rischio a cui viene esposto. Un chiaro esempio fondato sul concetto di diversificazione è il mutual fund (fondo comune): i piccoli investitori che comprano azioni individualmente sono limitati nell’acquisizione di sufficienti titoli in un numero adeguato di aziende per poter trarne benefici, il mutual fund dunque acquisisce fondi vendendo titoli a molti individui e usa il ricavato per comprare portfolio diversificati di azioni e bond. Inoltre, il mutual fund rappresenta una via low-cost per la diversificazione in titoli stranieri.
Un altro esempio di come la diversificazione sia uno strumento inalienabile per l’efficienza economica si costruisce nel contrariare il concetto di “grande è meglio”: aumentare le dimensioni di poche banche e eliminarne le più piccole, creando di fatto un’oligarchia a discapito della concorrenza, significherebbe distruggere l’equilibrio sul quale si erge un’economia di libero mercato. Basti ricordare che una delle principali cause della recente crisi finanziaria è da ricollegare all’eccessiva fiducia verso quelle poche banche “troppo grandi per fallire” e troppo potenti per essere regolate. La crescente diversificazione del potere, e dunque del portfolio dei debiti bancari e dei relativi rischi, è fondamentale per la resistenza del sistema finanziario, per la sua capacità di resistere alle crisi e di ridurne le probabilità.
La diversità non è necessariamente causa di impoverimento e divisione, ma opportunità di arricchimento culturale, sociale ed economico.
Il concetto di diversificazione e la conseguente specializzazione che ne deriva, come tutela e sviluppo di un “(eco)sistema”, persiste dunque in ogni ambito ed è brevemente riassunto da una vecchia massima che recita: “You shouldn’t put all your eggs in one basket”.
Giorgia Lombardini