È cominciata la Quaresima:
un tempo di grazia, un’opportunità, un dono di Dio
per crescere in quell’amore che Lui stesso ci ha donato (Dio non chiede ciò che non dona).
40 giorni in cui Dio è particolarmente presente tra noi, nella sua chiesa,
per rinnovare l’alleanza con noi;
40 giorni in cui lo Spirito vuole entrare nelle nostre profondità
per aiutarci a rinnovare l’alleanza con Lui.
Quello Spirito che è sceso sull’uomo Gesù, perché diventasse figlio di Dio,
quello Spirito che ha portato il cielo in Gesù, ora porta Gesù nel deserto;
questo Spirito è quello che vogliamo invocare se per rinnovare la nostra alleanza con Dio,
per combattere le tentazioni dell’eros, del potere, della ricchezza.
Nel deserto comincia la grande battaglia di Gesù contro il demonio che vuole separarlo, dividerlo da Dio e dagli uomini.
Nel deserto comincia una battaglia che si concluderà sulla croce, con la vittoria sulla grande separazione: la morte.
Nessuno è testimone d questa battaglia tutta interiore e personale, attraverso la quale deve imparare la sua obbedienza di Figlio – “imparò l’obbedienza dalle cose che patì” dice la lettera agli Ebrei – e vincere il tentatore che non vuole il regno dei cieli.
Marco osserva come Gesù non cede al trionfalismo, ma nella fatica quotidiana di 40 giorni, coltiva la sua alleanza con il Padre per noi.
Marco sottolinea anche l’armonia che si crea tra Gesù e il creato (pietre, arbusti, rettili, bestie selvagge), come a dire che Gesù è il nuovo Adamo, nel rinnovato paradiso, regno dei cieli. Infatti cosa leggiamo subito dopo: “il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino”; ma anche: “convertitevi e credete al Vangelo”.
Tutto ciò però accade perché prima di tutti Cristo si è svuotato della propria divinità, della propria potenza: Cristo si è abbassato per innalzare ognuno di noi, per far entrare ognuno di noi nel regno di Dio.
E noi cosa impariamo da questa lotta di Gesù?
E noi come costruiamo il regno dei cieli che Gesù ha ricostruito per noi?
Forse una affermazione per tutte e sufficiente: vinciamo la tentazione dell’indifferenza, combattiamo la globalizzazione dell’indifferenza. Usciamo dalle nostre comodità, dal pensare che tutto giri intorno a noi (esami, lavoro, amore, amici…) e preoccupiamoci di, prendiamo a cuore una situazione o l’altra:
evitiamo di vivere da uomini pieni solo di sé;
evitiamo di vivere da cristiani pieni solo di forme o sentimenti.
Ascoltiamo il Vangelo e cambiamo vita, la nostra, e cambierà quella del creato, quella degli altri e l’indifferenza non avrà più diritto di cittadinanza tra noi.
Domande per la riflessione:
cosa ti dice Gesù nel deserto?
Senti la presenza dello Spirito all’inizio di questa Quaresim? lo hai invocato?
Cos’è per te l’indifferenza? Si può combattere?
Hai letto il messaggio del papa per la Quaresima 2015:
combattere la globalizzazione dell’indifferenza? http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/lent/documents/papa- francesco_20141004_messaggio-quaresima2015.html
Buona quaresima 2015