SAMZ follower / 1 In un punto della sua ultima enciclica papa Francesco cita la 1 lettera ai corinzi: Alla fine ci incontreremo faccia a faccia con la bellezza dì Dio (13.12) e, prosegue, potremo leggere con gioiosa ammirazione il mistero dell’universo, che parteciperà con noi della pienezza senza fine. (LS 243). Il card. Parolin, parlando all’UNESCO, disse: La bellezza è allo stesso tempo educativa e terapeutica. Di fronte all’intensificarsi di sentimenti di opposizione e di odio, appare necessario ripartire dalla condivisione del bello e dalla lode del creato, valorizzando il contributo che ognuno può offrire e proponendo un riavvicinamento umile e paziente tra gli individui, le comunità e i popoli. Troppo abbiamo dimenticato o perlomeno abbandonato il valore della bellezza in tanti, troppi suoi aspetti; anche per questo, pensando al prossimo 5 luglio mi sono domandato: festeggiare il 5 luglio è sicuramente bello, ma Antonio Maria ha un senso della bellezza? E noi SAMZ follower quale senso della bellezza coltiviamo? Dal Sermone VI leggiamo che: L’uomo, carissimi, è fatto e posto in questo mondo principalmente e solo acciocché vada a Dio, e tutte le altre cose lo aiutano a questo. E se le creature spirituali, le quali sono anch’esse create per unirsi con Dio, e non perché l’uomo sia il fine loro, sono mandate in ministero e servizio dell’uomo, quanto più si concederà delle corporali, le quali sono redritte (indirizzate) all’uomo, come al suo fine? Dove (per cui) tu vedi alcune di esse servire all’uomo, quali in uso, quali in ministero, quali in buona disposizione e valitudine del corpo. [/138] Ma questo non basta loro, che etiam, giovano di più alla condizione dell’uomo, che all’uso ovvero altro ufficio, acciò si compia il detto di Paolo: che le cose invisibili sono conosciute per le visibili (Rm 1,20). L’ordine e la bellezza delle creature, che giova all’uso? Aiuta a ben l’intendere, e maxime l’eccellenza, la grandezza e altre virtù che sono in Dio, e Dio stesso. Una parentesi: la bellezza non è una qualità astratta o semplicemente dipinta o riguardante il futuro dell’incontro con Dio; la bellezza non è solo un futuro, futuro, ma un futuro presente: come tutte e cose di Dio, riguarda un futuro di Dio che si deve costruire qui e ora! A me pare che SAMZ così realmente intenda la bellezza: un modo di essere che rispecchia l’armonia, l’ordine, la bellezza di Dio qui e ora. Come tutti i santi SAMZ percepisce il futuro cui siamo chiamati e lo rende qui e ora nel nostro presente. (continua)

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