(segue) Per questo – continua il Sermone – dicono i santi che, essendo le creature il Libro che doveva leggere l’uomo per camminare al suo Signore, prima che l’uomo peccasse, questo Libro aveva le lettere belle, fresche, ben formate ed appar[isc]enti. Dopo il peccato dell’uomo, le lettere di questo libro contrassero una certa imperfezione e oscurità: e non si cancellarono, no; ma diventarono tutte vecchie, mal leggibili e quasi invisibili.
Ma la bontà di Dio, la quale non guarda la malizia nostra, vedendo che l’uomo tanto ostentava a leggere il predetto Libro, e quasi mai perveniva alla vera cognizione di Dio, togliendo (pren- [/139] dendo) spesso una cosa per un’altra o un altro modo da quello che era fatta, che fece Dio? fece un altro Libro, cioè il libro della Scrittura, nella quale riparò quel primo e gli pose dentro quello di buono che era delle creature; e, cogliendo la perfezione, insegno a partirsi dall’imperfezione e accettando le necessarie, tagliò via le superflue.
Ecco qua, il libro della Scrittura, che ci è stato dato come “riparazione” del peccato, cioè della rottura di quell’armonia, di quella bellezza tra l’uomo e la donna e il creato e Dio.
Da questa ulteriore riflessione l’importanza di leggere il Libro, di navigare tra le acque della Scrittura o pascolare tra i prati verdeggianti della Parola. Leggi sempre i salmi con calma e umiltà… La Scrittura ha in sé una sua bellezza intrinseca che porta frutto, la Scrittura ha in sé ciò che l’uomo aveva tolto al creato proprio per restituire dignità alla bellezza. Tale lettura e tale dignità però richiedono di tagliare via l’imperfezione, le cose superflue.
Un esempio: la scorsa settimana l’azione di confronto e servizio svolta da alcuni adolescenti ha portato a cosa? Ad accorgersi che si può vivere senza superfluo (nel caso il cell.) perché il servizio e l’incontro con le persone valgono di più.
Dio ha bisogno del suo spazio! La natura ha bisogno del suo spazio. Il mio fratello ha bisogno del suo spazio! Dio, la natura, l’uomo hanno bisogno di essere online: perché ciò accada dobbiamo porre offline i nostri marchingegni elettronici o quanto normalmente ci sembra assolutamente indispensabile. (continua)