Cari GiovaniBarnabiti,
oggi la Chiesa e i Barnabiti ricordano Sant’Alessandro Sauli (Milano 1534- Pavia 1592).
In un momento di difficoltà per la giovane famiglia zaccariana questo giovane di nobile famiglia fu tenace nel chiedere di entrare a far parte dei Barnabiti; provò la verità della sua vocazione accentando la prova di predicare Gesù Crocefisso in p. dei Mercanti a Milano carico di una grande croce, in mezzo al popolo e ai nobili suoi amici.
Ma altre difficili prove, ben più difficili, dovrà affrontare questo Barnabita nel corso della vita. Guidare il giovane Ordine religioso già all’età di 33 anni; lasciare l’insegnamento all’Università di Pavia per trasferirsi in Corsica come Vescovo per rifondare il clero e la chiesa locale ma anche la società corsa; tornare a Pavia come Vescovo impegnandosi per la riforma della Chiesa; affrontare le fatiche della cura della Chiesa sino alla morte l’11 ottobre a Calosso d’Asti.
Per le sue virtù, per la sua continua dedizione agli studi è patrono dei giovani barnabiti: quanti scelgono la consacrazione religiosa ovvero vivono la spiritualità di SAMZ.
Dai suoi commenti e omelie segnaliamo questo passaggio:
«Che all’uomo piaccia la suprema bellezza di Dio e accetti di mettersi al suo servizio, non c’è da stupirsi; ma che Dio ami, desideri e diventi in qualche modo servo avvinto e preso dal nostro amore, questa è veramente cosa degna di ammirazione, questo è il supremo onore del quale dobbiamo gloriarci senza insuperbire… Questa bellezza deve essere interiore e non esteriore, poiché a nulla giova apparire belli agli uomini e deformi a Dio: angeli di fuori e diavoli dentro… Pertanto, mentre l’anima è stata elevata a tale dignità da diventare sposa di Dio, l’uomo non deve essere negligente e quasi trascurato, anzi quanto più lo Sposo è nobile, tanto più la sposa deve impegnarsi a piacergli, attendendo all’acquisto di tuttee le virtù»