Cari SAMZfollower,

vi scrivo due idee per prepararci a celebrare la festa della Conversione del nostro Paolo santo; non è una riflessione strutturata, ma solo delle piste di riflessione per avere una strada comune da percorrere. La frase di riferimento: “Mi ha mandato da te il Signore” è lo spunto su cui scrivere, comunicare, registrare la vostra personale o di gruppo riflessione. Le domande servono come guida, potete usare anche una riflessione personale. Mantenete un tempo di 3/5 minuti lasciando brevi pause tra una domanda e l’altra.

Se scegliete l’opzione video vi ricordo:

  1. Domande e risposte veloci ma scandite piano,
  2. Mantenere una inquadratura fissa con uno sfondo di contrasto;
  3. Evitare rumori di qualsiasi genere durante la registrazione;
  4. Inviare il link/video via mail (meglio) o whatsapp entro giovedì 24 a pastgiovbb@barnabiti.it.

Riflessione

Ciò che mi piace di Paolo è la sua capacità di mettersi in discussione e di accogliere l’aiuto degli altri, i consigli dei suoi collaboratori, di Dio. Posso dire che la Conversione di Paolo non è specificamente quella di essere passato dall’ebraismo al cristianesimo come spesso diciamo, quanto di avere imparato a riconoscere Gesù, la sua presenza nelle persone e nella vita di ogni giorno. Gesù si è fatto vedere, ha incontrato Paolo personalmente sulla via di Damasco ma poi si è fatto conoscere sempre di più, riconoscere sempre meglio attraverso gli altri cristiani. Il cristiano non è un’isola, ma parte di un corpo che ha Cristo come capo. Il cristiano, anche Paolo, impara insieme agli altri a diventare credente, non si costruisce da solo! Vive della Chiesa e nella Chiesa.

«Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore…» dice Hanania a Saulo disteso cieco in una casa di Damasco.

Nella vicenda di Saulo / Paolo c’è sempre Hanania, colui che liberamente accoglie la libertà di Dio di scegliere un dannato persecutore per farne strumento della sua salvezza. Hanania aiuta Saulo / Paolo, ma anche gli altri primi cristiani a liberare la propria fede. Ma ciò che colpisce, che interessa è che Saulo / Paolo non si intestardisce nelle proprie idee ragionamenti ma si lascia guidare da colui che è mandato dal Signore.

Dal libro degli Atti degli Apostoli

Atti 9,1 Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote 2e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. 3E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». 5Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! 6Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». 7Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. 8Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, 9dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

10 C’era a Damasco un discepolo di nome Anania. Il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». 11E il Signore a lui: «Su, va’ nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando 12e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». 13Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest’uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. 14Inoltre, qui egli ha l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». 15Ma il Signore gli disse: «Va’, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d’Israele; 16e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». 17Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». 18E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, 19apoi prese cibo e le forze gli ritornarono.

Atti 22,12Un certo Anania, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là residenti, 13venne da me, mi si accostò e disse: «Saulo, fratello, torna a vedere!». E in quell’istante lo vidi. 14Egli soggiunse: «Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, 15perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. 16E ora, perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nome».

In questa festa della Conversione 2019 ci domandiamo:

  1. Chi mi ha mandato il Signore perché io lo conosca?
  2. Cosa mi ha insegnato sul Signore?
  3. Come vivo / partecipo della Chiesa e nella Chiesa?
  4. Io ho mai pensato di essere mandato a qualcuno in nome del Signore?
  5. Cosa racconterei del Signore a…?

Grazie,

il team di StPaulOnAir2019