Luigi Peragine (22 anni) nostro amico da sempre, è un ballerino di danza classica, che ieri sera ha debuttato nel balletto Caravaggio, con Roberto Bolle a Firenze: approfittiamo per scambiare due parole con lui!
Cosa significa debuttare in uno spettacolo, come ti accadrà qs sera?
Debuttare significa finalmente mostrare al pubblico il frutto di tutto il lavoro svolto in sala prove. L’emozione di salire sul palco è un qualcosa di unico, magico, difficile da descrivere a parole. È il luogo nel quale riesco a essere completamente me stesso e a esprimermi al meglio attraverso la danza.
Quando hai scoperto che la danza classica non era solo un sogno da bambino ma la tua vita?
La danza vive dentro di me da sempre. Sin da bambino ero certo di quello che volevo diventare, ma solo crescendo sono diventato più consapevole di ciò che avrei dovuto affrontare per realizzare quel sogno.
Quali i sacrifici principali?
I sacrifici in questo percorso sono stati molti. Lasciare la mia famiglia all’età di 13 anni per perfezionare la tecnica in un’accademia in Germania è stato uno dei primi passi più difficili. Ogni giorno è una sfida costante, fisica ma soprattutto mentale, perché bisogna spingersi oltre i propri limiti per diventare la versione migliore di sé stessi.
E le gioie più … gioiose?
Ogni progresso tecnico, ogni miglioramento e ogni esibizione sono piccole vittorie che ripagano tutti i sacrifici e ci spingono, come ballerini, ad andare sempre oltre, a non arrenderci mai. La mia gioia più grande, finora, è stata sicuramente il diploma ottenuto nel 2022 all’Accademia del Teatro alla Scala e l’ingresso nel corpo di ballo del Teatro. Quel momento ha rappresentato la realizzazione concreta di anni di impegno, passione e determinazione.
Perché la danza è così di nicchia?
La danza, soprattutto in Italia, non è adeguatamente valorizzata. La progressiva scomparsa dei corpi di ballo e la mancanza di investimenti nel settore ne sono un chiaro segno. Molte persone crescono senza sviluppare una vera comprensione di quest’arte. Nonostante sia vista fuori dal comune, numerosi giovani sono animati dal desiderio di intraprendere questo percorso e andare oltre i pregiudizi. Tuttavia, le scarse opportunità lavorative e l’assenza di un reale sostegno istituzionale finiscono per scoraggiare l’interesse generale.
Quando parliamo di danza pensiamo solo ai ballerini famosi, ma c’è tutto il resto intorno: cosa significa fare parte di un corpo di ballo? cosa insegna alla vita?
Il corpo di ballo è un insieme di danzatori che creano scene corali di grande impatto visivo e costruiscono atmosfere che valorizzano la presenza in scena dei ballerini principali. Senza di esso il balletto risulterebbe vuoto. Farne parte è il sogno di ogni ballerino perché insegna a saper lavorare in gruppo con disciplina e attenzione per creare la magia dell’insieme. Oggi debutterò nel balletto “Caravaggio” di Mauro Bigonzetti al Teatro Maggio Fiorentino di Firenze, nel quale il corpo di ballo ha una grande importanza perché presenterà al pubblicò molteplici danze caratterizzate da grande rigore tecnico e musicale.

L’opera più bella che vorresti ballare?
Vorrei… vorrei ballare nel ruolo principale del balletto “La bella addormentata”!
In bocca al lupo Luigi.