buon 5 compleanno #giovanibarnabiti

Buon 5° compleanno www.GiovaniBarnabiti.itè l’occasione per fare il punto della situazione e anche un poco di … silenzio.
Si, di silenzio, perché affinché la parola, le immagini, (il web) acquistino la propria densità, distinguendosi dal mero rumore, è necessario nutrirli del dovuto silenzio.
Quando i nostri “giornalisti” scrivono per voi, e non sono pochi e non sono avventizi, hanno bisogno del dovuto silenzio, altrimenti tutto diventa caos.
Scriveva Romano Guardini (teologo e pensatore del secolo scorso): «La parola è una delle forme fondamentali della vita umana; l’altra forma è il silenzio, ed è un mistero altrettanto grande. (…) Le due cose ne fanno una sola. Parlare significativamente può soltanto colui che può anche tacere, altrimenti sono chiacchiere; tacere significativamente può soltanto colui che può anche parlare, altrimenti è un muto. In tutti e due questi misteri vive l’uomo; la loro unità esprime la sua essenza».
Se abbiamo voluto fortemente questo blog 5 anni fa e continuiamo a sollecitare e “sfruttare” i nostri “giornalisti” è perché siamo ancora convinti che abbiamo bisogno di proseguire a ragionare e riflettere per costruire i sogni che ogni persona, anche la più impensabile, porta in sé.
Sogni semplici e piccoli, sogni complessi e giganti non importa: sogni.
Il sogno di crescere ogni giorno persone che coltivano e alimentano il proprio senso critico per vivere da persone che non amano stare sul balcone a guardare. Certo non è semplice, certo non è scontato né automatico scrivere, pubblicare, farsi leggere, ma si può e si deve fare.
Buon compleanno allora significa ringraziare i Fabio, i Roberto, i Giacomo, i Luigi, le Raffaella, i Alessandro, i Samuele, le Carmen, i Paolo, le Ana-Clara, i Mattia… ma soprattutto tutti voi che ci leggete.
E il regalo? Il regalo quest’anno è la lettera che il nostro padre generale ha scritto ai giovani delle nostre opere e l’intervista collegata. Ma altri ne arriveranno.

Tanti auguri giovanibarnabiti.it!

Buon compleanno Barnabiti

486 anni fa il Nostro fondatore, Sant’Antonio Maria Zaccaria, si ritrovò davanti a una situazione difficile, quella di dover trovare un modo per rinnovare un oratorio, un modo di essere cristiani, ormai in crisi.
Decise pertanto di fondare un nuovo ordine religioso distinto in tre diversi collegi, uno di sacerdoti, uno di religiose e uno di laici. Diede vita a qualcosa di innovativo, qualcosa di nuovo per quei tempi.
Ritengo che oggi abbiamo bisogno di questo, di un rinnovamento, di un vento che spazzi via le difficoltà che oggi incontriamo nel nostro cammino. E quel vento dobbiamo essere noi giovani! Noi giovani che, come dice papa Francesco, non siamo il futuro ma siamo il presente!
Perché sempre più bambini dopo la comunione spariscono dall’ambiente parrocchiale? Perché i genitori non spingono i bambini a essere partecipi, perché sono restii a condividere i valori che la Chiesa trasmette? Perché sempre meno giovani sono disponibili a mettersi in gioco in un ambiente sano, capace di stimolarli e di trasmettere loro veri valori, di rendere loro veri uomini e donne?
Tocca a noi fare qualcosa per invertire la rotta, noi che ci sappiamo sempre lamentare di ciò che non va, ma che oggettivamente abbiamo paura di agire.
Adesso è il nostro momento, è il momento di avere il coraggio di cambiare, ciò che va rinnovato. Prendere le redini e dirigere la chiesa verso un nuovo mondo d’Accoglienza, di Partecipazione, di Felicità, di tanto Entusiasmo e Amore.
Tanti auguri a Noi!

Samuele Grosso – Genova