Domenica del Battesimo del Signore – 2016 / C 13 gennaio

Si chiude oggi il tempo di Natale, si chiude con la rivelazione di Gesù, non solo come salvatore delle genti, l’Epifania, bensì come Figlio di Dio, il Battesimo. A questa manifestazione si aggiungerà quella dell’operare di Gesù, a Cana di Galilea, dove comincerà il suo ministero con il miracolo dell’acqua trasformata in vino.

Da sempre la liturgia tiene insieme questi tre momenti per ricordarci l’umanità divina di Gesù, per evidenziare l’identità e la missione di Gesù.

Gesù è colui che non ha mancato di farsi uomo, per dire al mondo intero, all’universo intero che non è solo, che non è abbandonato alle proprie violenze, alle proprie guerre, alle proprie preoccupazioni, al proprio peccato, ma è chiamato a celebrare il banchetto celeste, ricolmo di vino nuovo.

Ma il mistero della festa di oggi ci spiega il modo in cui Dio opera in Gesù per noi.

C’è una domanda della gente sul chi sia il messia e Giovanni il Battista cerca una risposta, ma non si mette al posto del messia.

Arriva un uomo, tra gli uomini, in preghiera – silenziosa! – che condivide con gli altri uomini il bisogno di conversione.

Su quest’uomo, vissuto nel silenzio per trent’anni, in forma corporea scende lo Spirito santo; non in modo astratto, teorico, ma in forma corporea, concreta: Dio non disdegna di farsi vedere, conoscere, condividere.

Lo Spirito santo conferma quest’uomo in quanto Figlio di Dio e segna a lui la strada: quello che a noi dovrebbe succedere con la Cresima!

C’è in questo fatto che accade a Gesù la sintesi, il riassunto di tutto l’agire di Gesù.

Lo Spirito santo discese sulla terra, nel corpo di Maria per aprire la terra al cielo e generare il Figlio.

Lo Spirito santo ora ritorna con rinnovata potenza su Colui che è disceso in terra per dare alla terra, agli uomini, la sicurezza che Dio non è più lontano.

Gesù pregava, in silenzio, come sulla croce, Gesù prega in silenzio per donarci lo Spirito: chinato il capo spirò.

Siamo di fronte al primo atto di quella che sarà la Pentecoste per tutti noi. La festa del battesimo del Signore ci insegna come prepararci al dono dello Spirito.

Chi come Gesù accetta il limite umano, la fragilità della creazione, è riempito del suo Spirito e comincia a gustare la vita nuova del Figlio di Dio.

A questo punto, dalle azioni di Gesù alcune domande:

Gesù pregava;
Gesù cammina tra gli uomini;
Gesù accoglie il dono dello Spirito santo;
Gesù dona il dono dello Spirito santo:

come preghiamo?
Con parole a memoria o ascoltando in silenzio Dio e vivendo ciò che ascoltiamo?
Come camminiamo tra gli uomini?
Di fronte ai fatti di questi giorni diventiamo isterici ed estremisti o siamo capaci di      testimoniare una fede di discernimento, di ragionamento per trovare soluzioni?
Come accogliamo il dono dello Spirito santo?
Mettiamo a frutto la sapienza, l’intelligenza, la fortezza, la pace per affrontare i
drammi e le preoccupazioni di oggi?
Come condividiamo il dono dello Spirito santo?
Ci chiudiamo in una fede intimistica o facciamo la fatica di convivere con gli uomini per portare
loro la luce di Cristo?

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